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lampada uv-c

Lampada UV-C

Lampada UV-C: un’arma da sfoderare contro batteri e virus

La lampada UV-C, chiamata anche lampada germicida, è un tipo particolare di lampada che produce luce ultravioletta, in grado di svolgere un’azione di sanificazione degli ambienti.

L’irradiazione germicida ultravioletta è un metodo di sterilizzazione che utilizza la luce ultravioletta di breve lunghezza d’onda (ultravioletta UV-C) per uccidere i microrganismi. Distrugge il loro DNA, lasciandoli incapaci di svolgere le funzioni cellulari vitali.

È una tecnica con svariate applicazioni, come la purificazione di cibo, aria e acqua.

La luce UV-C arriva debolmente sulla superficie terrestre, poiché lo strato di ozono dell’atmosfera la blocca.

I dispositivi producono una luce UV-C sufficientemente forte da rendere inospitali gli ambienti in cui proliferano i batteri.

L’applicazione della luce ultravioletta per la sterilizzazione è una pratica in voga sin dalla metà del 20° secolo. È stata utilizzata principalmente in strutture sanitarie mediche e di lavoro sterile. Sempre più spesso viene impiegata per sterilizzare l’acqua potabile e le acque reflue. Negli ultimi anni ha trovato applicazione anche nei depuratori d’aria.

Lampada UV-C: come è nata?

La storia della luce ultravioletta inizia nel 1878, quando Arthur Downes e Thomas P. Blunt pubblicarono un articolo che descriveva la sterilizzazione dei batteri esposti a luce di breve lunghezza d’onda.

Si pensi che il Nobel per la medicina del 1903 fu assegnato a Niels Finsen per l’uso della lampada UV-C, contro la tubercolosi della pelle.

Per quanto riguarda invece la disinfezione dell’acqua potabile, l’utilizzo della luce UV-C risale al 1910 a Marsiglia, in Francia.

Nel 1955, in Austria e Svizzera sono stati applicati sistemi di trattamento dell’acqua con i raggi UV-C, e nel 1985 in Europa si contavano già 100 impianti.

Negli anni 2000 gli impianti di trattamento dell’acqua con i raggi UV-C sono arrivati a circa 6000.

Lampade UV-C: a cosa bisogna fare attenzione?

L’efficacia delle lampade UV-C dipende dalla durata dell’esposizione di un microrganismo agli UV, dall’intensità e dalla lunghezza d’onda della radiazione UV, oltre alla capacità del batterio di resistere alla luce ultravioletta durante l’esposizione.

Polvere e pellicole che potrebbero rivestire la lampada UV-C riducono l’emissione dei raggi UV, dunque richiedono pulizia e una corretta manutenzione.

Lampada UV-C: quali sono i campi di applicazione?

Disinfezione dell’aria: I raggi UV possono essere utilizzati per disinfettare l’aria in caso di esposizione prolungata. Infatti, negli anni ’30 e ’40, un esperimento nelle scuole pubbliche di Philadelphia ha dimostrato che gli apparecchi ultravioletti delle scuole superiori potevano ridurre significativamente la trasmissione del morbillo tra gli studenti.

Disinfezione dell’acqua: La disinfezione ad ultravioletti dell’acqua è un processo puramente fisico, privo di sostanze chimiche. Anche i parassiti come la criptosporidiosi o la giardia, che sono estremamente resistenti ai disinfettanti chimici, vengono efficacemente ridotti.

I raggi UV possono anche essere usati per rimuovere le specie di cloro e clorammina dall’acqua: questo processo è chiamato fotolisi e richiede una dose più elevata rispetto alla normale disinfezione. La disinfezione UV non rimuove le sostanze organiche disciolte, i composti inorganici o le particelle nell’acqua.

Il più grande impianto di disinfezione dell’acqua al mondo tratta l’acqua potabile per la città di New York. L’impianto di disinfezione a raggi ultravioletti dell’acqua di Catskill-Delaware, entrato in funzione l’8 ottobre 2013, incorpora un totale di 56 reattori UV ad alta efficienza energetica che trattano fino a 2,2 miliardi di galloni americani (8.300.000 m3) al giorno.

Trattamento delle acque reflue: La lampada UV-C nel trattamento delle acque di scarico sta sostituendo la clorazione, che produce infatti sostanze tossiche. Il trattamento delle acque di scarico urbane su larga scala è utilizzato nella città di Edmonton, in Alberta.

Acquari e stagni: Dispositivi per sterilizzare con l’ultravioletto sono spesso usati in acquari e stagni per controllare la presenza di indesiderati microorganismi nell’acqua. La sterilizzazione continua dell’acqua, neutralizza alghe unicellulari aumentando, così, la trasparenza dell’acqua. L’irradiazione UV assicura inoltre che gli agenti patogeni esposti non possano riprodursi, diminuendo la probabilità di un’epidemia in un acquario.

Laboratori: L’uso della lampada UV-C è frequente anche nei laboratori, in cui i raggi all’ultravioletto vengono utilizzati per disinfettare le attrezzature. Il personale del laboratorio disinfetta in questo modo anche gli oggetti in vetro o in plastica.

C-LED: la tecnologia UV-C al servizio delle imprese

C-LED è l’azienda di Cefla specializzata nella progettazione e nella produzione di applicazioni elettroniche e soluzioni di illuminazione personalizzate sulle esigenze del cliente.

C-LED si rivolge prevalentemente alle imprese che operano in ambito Growing, Retail, Interior Design, e illuminazione industriale.

L’azienda si occupa anche della realizzazione di sistemi nell’ambito della connettività wireless, sviluppando Sensori di prossimità Beacon programmabili, utilizzabili nel contesto ambientale, per la comunicazione interattiva e per un’efficiente gestione energetica degli ambienti.

Lampada UV-C
Luglio 9, 2020 /  

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C-LED è l’azienda di Cefla specializzata nella progettazione e nella produzione di applicazioni elettroniche e soluzioni di illuminazione personalizzate sulle esigenze del cliente. C-LED si rivolge prevalentemente alle imprese che operano in ambito growing, retail e visual merchandising, interior design, illuminazione pubblica, industriale. L’azienda si occupa anche della realizzazione di sistemi nell’ambito della connettività wireless, sviluppando sensori beacon programmabili di prossimità, utilizzabili nel contesto ambientale, per la comunicazione interattiva (proximity marketing) e per un’efficiente gestione energetica degli ambienti.

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